Di: Claudio CarelliNell'ultimo periodo impazzano sul web davvero moltissimi riferimenti a Snapchat, servizio di messaggistica fotografica ormai d'utilizzo standard per tutti gli utenti d'Oltreoceano. Di cosa si tratta? Qual è la chiave che lo rende molto ambito da tutte le aziende concorrenti? Leggete il nostro focus se siete interessati ad avere risposte a riguardo. La storia: come nasce Ghostface ChillahTranquilli, il nome strano che trovate all'inizio di questo capitolo non fa riferimento a nulla di insolito. Ghostface Chillah è il nome affibbiato al piccolo fantasmino che fa da mascotte a Snapchat. Il servizio nasce da un'idea di Evan Spiegel e Bobby Murphy, due studenti della Stanford University che hanno portato avanti il progetto per un semplice esame, e che hanno avuto l'idea di offrire all'utente una nuova forma di comunicare tramite internet decisamente diversa rispetto a quella a cui siamo abituati.I due giovani concepiscono il meccanismo ispirandosi ad un'idea portata all'attenzione da un terzo amico, il quale aveva la necessità di essere certo della cancellazione automatica delle foto che voleva inviare in una determinata circostanza. Detto, fatto. Nel 2011 Snapchat arriva sul web, su un server situato nella camera da letto del padre del giovane Spiegel. Nel tempo il progetto dei giovani, da qualcosa a stampo esclusivamente didattico, diventa un lavoro full-time. Arriva in un primo momento l'app per iOS, e poi quella per Android, passando da canoni di traffico davvero in crescita. Nel 2012 infatti, Snapchat è arrivato a distribuire circa 20 milioni di Snap (si chiamano così le interazioni tramite l'applicazione) al giorno.Oggi, dopo l'integrazione di Snapchat Stories, nuova modalità che consente di raccogliere determinati Snap per i propri "fan", il traffico giornaliero degli Snap a livello mondiale sfiora i 350 milioni giornalieri, cifre davvero da urlo che fanno gola anche alle aziende più grandi che operano nel settore dei social.